Music Crush #3 – Game of Thrones

got2Da tre settimane o poco più è tornata a troneggiare sul piccolo schermo la serie di culto degli ultimi anni: Game of Thrones. In pochi anni, la serie HBO, tratta dalla bellissima saga fantasy – A Song of Ice and Fire –  di G.R.R. Martin, è riuscita a raggiungere la vetta come uno dei telefilm più seguiti. Una vera e propria febbre da Game of Thrones, un’epidemia che ha contagiato i nerd più incalliti ma anche chi non ha mai vissuto a pane e fantasy, facendosi affascinare da questo mondo così ammaliante per la prima volta.

Potrei stare qui a divagare ore e ore (e vorrei, credetemi) sulla saga scritta da quel gran genio del male che porta il nome di George RR Martin, e su quanto l’adattamento per la tv sia coerente o meno con i libri; potrei divagare sulla miriade di personaggi che popolano questa saga, scomporli e analizzarli; ma per questo ci sono le recensioni di Aliceunderlandet e di Lena, per cui quello su cui voglio focalizzare l’attenzione è, as usual, LA MUSICA.

Provate a pensare a quel furbastro di Martin e dell’immenso genio e creatività che deve esserci dietro la creazione di una saga come quella de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Dalla sua fantasia è nata una vera e propria Terra – Westeros – formata a sua volta da tante piccole regioni, ognuna caratterizzata da un suo popolo con le proprie usanze e usi e costumi; oltre a Westeros, Martin ha dato vita a intere Casate formate da una serie infinita di personaggi. Questo per dire che, con la sua saga, l’autore non ha solo dato vita a una storia e l’ha raccontata ma ha creato un vero e proprio immaginario fantastico caratterizzato nei minimi dettagli. I dettagli sono importanti, e capirete bene che per caratterizzare un popolo e un’epoca, come quella medievale (14oo ca.) – Westeros può essere immaginata come un’Europa del ‘400 – con il suo insieme di usanze folkloristiche, un elemento di estrema rilevanza sia caratterizzato dalla musica. La musica, componente ancestrale della vita dell’uomo, che lo ha da sempre accompagnato fin dalle epoche più antiche. Si è detto che l’opera è fondata in generale sull’epoca medievale, per cui anche la musica rifletterà tale periodo storico, e infatti i libri sono disseminati di canti medievali e popolari che usavano cantare i cantastorie e i giullari di corte. Questi canti, il più delle volte, erano soliti narrare di leggende ma anche di fatti realmente accaduti, e dovendo scegliere quali canti realizzare per l’adattamento televisivo, è in quest’ultima accezione che è avvenuta la decisione, in quanto i brani scelti sono di grande rilevanza per l’intreccio della storia. È chiaro che si sta parlando di The Rains of Castamere e di The Bear and the Maiden Fair.

Per molti di questi canti, così come per molte leggende e fatti storici, sappiamo che Martin si è ispirato a eventi storici e culturali reali. Nell’epoca medievale non era infatti difficile individuare canti e carmi molto simili a quelli creati dall’autore. Una delle culture che sicuramente maggiormente si avvicina a questo prototipo è quella scandinava. In territori come la Svezia, la Danimarca o la Norvegia vi erano infatti figure molto simili a quelle dei cantastorie che descrivevano le gesta degli eroi reali, fittizzi o romanzati nei loro carmi, detti Scaldi.  Spesso le loro opere avevano un fine diplomatico, apologetico e propagandistico proprio come “The rains of Castamere”. Si tratta di una cultura incredibilmente vicina a quella del continente di Westeros, non era difficile infatti imbattersi in avvenimenti catastrofici simili proprio al tanto temuto Red Wedding.

1 – The Rains of Castamere. Canto dedicato alla casata Lannister, e in particolare alle gesta di Tywin Lannister, narra della distruzione della casata Reyne attuata appunto dal patriarca della famiglia Lannister. Volendo entrare nel merito della storia, la casata Reyne fu annientata dopo la sua ribellione contro Tytos Lannister, loro lord di diritto, e che passò alla storia come Reyne Rebellion. Per ristabilire il potere Lannister, il figlio di Tytos, Tywin, marciò contro il nuovo lord della casata Reyne e alla fine della ribellione Castamere venne bruciata e tutti i membri della casata giustiziati. Il titolo del brano poggia il suo significato su un gioco di parole, che precisamente sta nel verso – “…and now the rains weep over his hall and not a soul to here” [ weep significa piangere/singhiozzare ] – quindi sarebbe – “…così come cade la pioggia la casata dei Reyne piange per la sconfitta inflitta dai Lannister” -. Tywin ristabilì quindi il dominio della sua casata sconfiggendo i Reyne e The Rains of Castamere divenne conosciuta in tutti i sette regni come un vero e proprio inno della casata, ed è infatti più semplicemente conosciuta come “the Lannister song”, e monito per chiunque osi mettersi contro i Lannister. Nella serie tv sentiamo la canzone svariate volte, tra cui quelle in cui sentiamo Bronn e Tyrion fischiettare la melodia, ma le scene più importanti in cui possiamo sentirla sono due: 1) nel famoso episodio – 3×09 – che porta lo stesso titolo e che inscena il tanto tragico e straziante Red Wedding, in cui la canzone viene usata come segnale per gli uomini delle casate Frey e Bolton per compiere l’assassinio; in più il brano è protagonista ancora una volta quando Cersei racconta delle origini di esso per minacciare Margaery | 2) The Rains of Castamere viene suonata anche al Purple Wedding, da un gruppo di musicanti che sono niente poco di meno che i  Sigur Rós, e che Joffrey scaccia in malo modo gettandogli delle monetine.

Gli autori, Benioff e Weiss, inizialmente pensavano di affidare la realizzazione del brano ai Florence and The Machine, che però a causa dei numerosi impegni furono costretti a rifiutare; la loro seconda scelta erano i The National, i quali hanno effettivamente realizzato “The Rains of Castamere.” I The National sono un ormai noto gruppo indie/folk rock di origine newyorkese e attivo dal 1999 e il cui stile è spesso associato a quello dei Joy Division, Wilco, Nick Cave & the Bad Seeds e Depeche Mode. [ consigli per l’ascolto: About Today; Bloodbuzz Ohio – anche se il mio amore spassionato per la loro musica mi spinge a consigliarvi tutto il repertorio – ] La versione realizzata al Purple Wedding è appunto realizzata dai Sigur Rós, gruppo musicale post rock islandese formatosi nel ’94 a Reykjavík. I Sigur Rós producono un genere pop rock molto suggestivo e tra le caratteristiche che li contraddistinguono dalle altre band c’è sicuramente la lingua in cui compongono le loro canzoni, ossia l’hopelandic (in islandese vonlenska), un linguaggio inventato esente da messaggi che Jònsi è solito usare ritenendo la voce come un ulteriore strumento musicale. [ consigli per l’ascolto: HoppípollaSæglópurGlósóli ]

 

2 – The Bear and the Maiden Fair.  Anche esso canto popolare che risuona in tutti i sette regni di Westeros e che, come si può intuire dal titolo, ricorre in particolar modo nell’episodio che riguarda le vicende di Jaime, Brienne e un certo orso, e che porta lo stesso titolo (3×07). Il brano risuona dopo la cattura di Jaime e Brienne da parte di Locke e i suoi uomini della casata Bolton, mentre sono diretti a Harrenhal; risuona per la seconda volta quando Brienne viene obbligata a scendere in un’arena e a combattere contro un orso grande e grosso, mentre Locke e co la deridono cantando The Bear and the Maiden Fair, finché Jaime non corre a salvarla. A differenza di quanto accade nella serie, ciò che avviene nei libri è totalmente diverso e il canto parla di questa fanciulla che viene salvata da questo orso travestito grossolanamente da cavaliere che insieme a tre ragazzi e a una capra corre a salvarla, mentre lei si aspettava un prode e valoroso cavaliere. La realizzazione del brano è stata affidata ai The Hold Stady, band formatasi a New York nel 2004 dalle influenze classic rock e con un stile di cantautorato molto denso, e che si occupa di temi come la dipendenza da droga, la religione, la redenzione e via dicendo. Gary Lightbody, cantante degli Snow Patrol, rock band dell’Irlanda del Nord, ha cantato il brano nell’episodio “Walk of Punishment” e ha anche preso parte a un cameo come soldato della casa Bolton nel gruppo di Locke che prende Brienne prigioniera. [ consigli per l’ascolto: gli Snow Patrol sono immensi, ascoltatevi tutto ]

Accantonando il discorso canti popolari, sono principalmente brani strumentali quelli che accompagnano la colonna sonora di Game of Thrones, e molti di essi fanno parte degli inni e dei brani inneggianti alle diverse casate di Westeros: Stark, Baratheon, Targaryen, Lannister, Greyjoy ma ci sono anche quelli de I Guardiani della Notte, la casata di Stannis Baratheon, e il Signore della Luce. Tutti questi bellissimi pezzi sono stati composti da  quel gran genio di Ramin Djawadi, curatore delle soundtracks della serie, nonché creatore del tema della sigla, di quella melodia che non possiamo non accennare prima dell’inizio di ogni puntata, passaggio che è diventato un rituale per ogni vero addicted a Game of Thrones. Sigla che ha anche una struttura particolare e geniale, e che è studiata apposta per accompagnare lo spettatore all’interno dei luoghi della serie tv e della saga, e condurlo in un viaggio attraverso Westeros.

Parlando, per l’ultima volta nell’arco di questo articolo, di un pezzo strumentale, non potevo non accennare al finale della terza stagione di GoT, e quindi che riguarda l’arco narrativo di Daenerys Targaryen che negli ultimi secondi del season finale viene eletta “Mhysa”, ossia Madre di tutte quelle anime che ha accolto tra le sue braccia, rendendo liberi migliaia e migliaia di schiavi, e invitandoli a far parte del loro esercito ed infine ergendosi a degna protettrice e portatrice di un valore quale la giustizia.

Ultima tappa di questo viaggio attraverso il reparto sonoro di questo universo fantasy suggestivo riguarda i brani che hanno accompagnato i trailer e i promo delle varie stagioni e che, in primo luogo, servono a creare un hype pazzesco. E in questo senso la scelta della musica è fondamentale e tra i pezzi scelti ne troviamo di pazzeschi:

1 – Seven Devils dei Florence and The Machine. Accompagna il trailer della seconda stagione e lo fa divinamente, con le sue sonorità gravi e cupe si sposa benissimo con le immagini.  “Seven Devils” racchiude significati e simbolismi che si accompagnano perfettamente ai temi della serie: in breve, la canzone parla di prendere in mano la propria vita dopo che essa ti ha messo duramente alla prova, in questo caso si ipotizza per un amore finito, e si accenna anche al tema della vendetta contro la persona amata che ha causato un dolore enorme; si ipotizza anche che “Seven Devils” sia riferito ai sette peccati capitali – superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia – e si capisce bene perché il tema sia adatto alla serie tv, che narra una storia che si può sintetizzare come una lotta al potere senza moralismi né sconti. I Florence and the Machine sono un gruppo composto da Florence Welch e i suoi musicisti che scrivono la musica per i suoi testi e il loro genere oscilla tra il folk rock, l’alternative e il soul. La loro musica è stata spesso usata come colonna sonora a film e serie tv e la band ha ricevuto moltissimi riconoscimenti, segno del loro ormai indiscusso successo. E poi la voce di Florence, cioè parliamone, è unica. [ consigli per l’ascolto: Cosmic Love; Rabbit Heart;You’ve Got the Love; Shake it Out ]

2 – Bones di Ms Mr. “Bones”. Accompagna il promo della terza stagione di GoT e i Ms Mr hanno avuto un grande successo con questo pezzo, reso famoso per essere stato scelto da molti telefilm per accompagnare scene e trailer, primo su tutti GoT ma anche Revenge, Covert Affairs e via dicendo, in pratica il brano è stato utilizzato e riutilizzato molte volte. Il gruppo è un duo composto dalla cantante Lizzy Plapinger e dal produttore Max Hershenow e il loro stile è stato associato a quello di Lana del Rey e dei Florence and the Machine. 

3 – Devil Inside dei London Grammar. Segna il ritmo incalzante del trailer della quarta stagione della serie, tanto attesa, ma che finalmente è arrivata e che ci stiamo gustando in questi giorni. Come sempre, gli autori e gli addetti al “reparto musicale” della serie HBO, dimostrano un gusto impeccabile. Questa scelta si pone in modo comprimario alle decisioni prese per quanto riguarda i precedenti promo, in quanto lo stile è molto simile. Hannah Reid, con la sua voce potente e cupa, accompagna i testi e le chitarre malinconiche di Devil Inside, e sebbene la sua voce e quella di Florence Welch siano molto diverse, si potrebbe comunque affiancarle in quanto si muovono sullo stesso stile. I London Grammar sono un gruppo nato da poco tempo, il 2009 per la precisione, ma il loro primo album è uscito nel 2013 e il loro stile musicale si muove tra elettropop e trip hop.

Per concludere questo viaggio tra le “lande musicali” di Westeros vorrei parlarvi del fatto che, la febbre da Game of Thrones, ha colpito molti musicisti, che non solo si sono prestati a produrne la colonna sonora, ma anche a comparire sullo schermo con veri e propri cameo, e quindi abbiamo Will Champion, batterista dei Coldplay, che figura tra i musicisti del Red Wedding, oppure Gary Lightbody degli Snow Patrol di cui parlavamo precedentemente e gli stessi Sigur Rós.

Alla prossima, non vi svelo di cosa parlerò però, sarà una sorpresa. E sappiate che se questa 4° stagione ci regalerà altre gioie musicali tornerò a parlarvene!

Per commentare e condividere spoiler su Game of Thrones, e per essere sempre informati a riguardo, vi consiglio di passare dalla nostra pagina facebook e da:  Game of Thrones – Italian fans e il blog Game of Thrones – Italian fansNikolaj Coster – Waldau ItaliaLe migliori frasi de “The Game of Thrones”Jon Snow the bastard ItaliaTeam Sansa!

Con la preziosa collaborazione di Aliceunderlandet.

About Sabrina

Sabrina. 24 anni. Segni particolari: Musica e telefilm dipendente. Cresce a rock e serie tv e i suoi grandi amori del passato sono: Dawson's Creek, Beverly Hills 90210, The O.C e Veronica Mars ma anche Queen, Beatles, Rolling Stones e U2 con cui la mamma l'ha cresciuta. Perennemente alla ricerca di nuove serie da vedere, la sua è proprio una malattia. Le sue attuali fisse telefilmiche sono: Doctor Who e Mad Men. Tra le serie tv preferite invece ci sono: Game of Thrones, Sons of Anarchy, The Walking Dead, Mad Men, Fringe...ma la lista potrebbe continuare ancora e ancora. Le sue passioni, musica e serie tv, spesso si intrecciano e tra le sue best soundtracks ever ci sono: The OC, Game of Thrones, Veronica Mars, Sons of Anarchy. Se invece parliamo di attuali influenze musicali la lista è ancora più lunga ma per citarne alcune: Coldplay, Muse, Arctic Monkeys, Bon Iver, Mumford and Sons, Band of Horses, Florence and The Machine...è un caso irrecuperabile, qualcuno la aiuti! Come Amy Pond, attende disperatamente che nel suo giardino atterri il Dottore insieme al suo TARDIS!

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One comment

  1. Articolo interessantissimo! Tante cose nemmeno le sapevo!

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